Pavimenti di legno massiccio:
riscaldamento e raffrescamento a pavimento

Azienda storica nella produzione, vendita e posa in opera di pavimenti, in particolare nella realizzazione di pavimenti pregiati in legno massiccio da oltre 70 anni. Innumerevoli le referenze e le recensioni che possono testimoniare il lavoro eseguito in tutti questi anni dalla ditta Mogentale, per cui non è il caso di dilungarsi sulle consolidate professionalità della ditta. Argomento che in questi ultimi anni sta diventando sempre più attuale e oggetto di discussioni e svariate interpretazioni è la posa di pavimenti di legno massiccio su impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento.

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A prima vista le due cose sembrano inconciliabili a prescindere, ma entrando in questo argomento in modo specifico, possiamo anche sorprenderci su quanti e quali affinità possiamo incontrare tra questi due mondi paralleli.

Stabilito che le pavimentazioni di legno massicce possono convivere bene con i sistemi radianti e raffrescanti, è opportuno comunque considerare alcuni criteri e indicazioni tecniche riportate nei testi di tecnologia del legno oltre che nelle normative di settore, questo per orientare la giusta scelta nella tipologia di pavimentazione e della relativa posa in opera.

 

Per comprendere queste dinamiche è opportuno però conoscere un po’ più a fondo le caratteristiche del materiale “legno” utilizzato per creare questi pavimenti pregiati.

Una fondamentale caratteristica della materia legno è il contenuto di umidità, presenza che con le sue variabili determina dei movimenti nel legno. Indipendentemente dal grado di essicazione/stagionatura raggiunto, tutte le volte che cambiano le condizioni climatiche (T-RH) dell’ambiente in cui viene messo in opera, il legno esprime dei movimenti. Il rimedio più semplice ed efficace per risolvere il problema delle conseguenti variazioni dimensionali è quello di condizionare il legno a un’umidità in equilibrio con l’ambiente di posa in modo stabile (che risulterà diversa in funzione del manufatto considerato: ad esempio, per un pavimento di legno massiccio dal 9%-2%, contenuto di umidità in equilibrio con condizioni ambientali entro valori del 40%-60%).

Per valutare la capacità termica isolante di un elemento costruttivo risulta di particolare importanza la conduttività termica λ.

Con questa si intende la quantità di calore che in un’ora passa attraverso un cubo di 1 m di spigolo, quando tra due superfici laterali parallele esiste una differenza di temperatura, costante nel tempo, di 1°K. La conduttività termica si misura in W/(mK). In certe specie legnose, con una massa volumica bassa, a causa della elevata percentuale di pori presenti e di conseguenza più vuoti d’aria, il legno può avere basse caratteristiche di conduttività del calore, in altre specie legnose invece con una massa volumica più alta (meno vuoti occupati dall’aria) il legno può avere buone caratteristiche di conduttività termica.

Di norma su un impianto di riscaldamento e raffrescamento radiante è possibile posare qualsiasi tipo di pavimentazione sia essa massiccia, sia essa multistrato (nel multistrato però è necessario considerare la sommatoria delle resistenze termiche dei vari strati considerati, valori solitamente superiori alle resistenze termiche per un pari spessore di un pavimento di legno massiccio).

La conoscenza delle caratteristiche di resistenza termica e/o di conduttività termica complessiva del rivestimento consente di progettare un ottimale dimensionamento garantendo così un alto rendimento del sistema. La resistenza termica della pavimentazione incluso lo strato di posa, (quindi tutto ciò che è posizionato sopra i tubi del sistema radiante) non dovrà superare il valore R di 0.15/0.18 m2K/W.

Quasi tutte le specie legnose utilizzate per fabbricare pavimentazioni di legno possono convivere bene con un sistema di riscaldamento a pavimento a patto che vengano considerati tutti i parametri e le caratteristiche sopra riportate. Fondamentale rimane comunque il mantenimento nel tempo di un corretto equilibrio termo-igrometrico ambientale “pavimento/ambiente di posa” consigliate dal produttore, condizione sine qua non, per una idonea stabilità dimensionale nel tempo della pavimentazione. E’ necessario però ricordare che il legno è un materiale vivo in costante equilibrio con l’ambiente che lo circonda, di conseguenza quando le condizioni ambientali per qualsiasi motivo subiscono delle variazioni consistenti nel tempo è possibile che si verifichino delle fessurazioni o rigonfiamenti negli elementi e tra gli elementi, fenomeno da considerare come una caratteristica intrinseca della materia legno, ma comunque reversibile grazie al principio di equilibrio sopra riportato.

In caso di ambiente troppo secco o umido è stato ampliamente dimostrato che oltre al ritiro o rigonfiamento del legno, nel pavimento in prefinito che è costruito da strati incrociati le sollecitazioni avvengono in due direzioni (longitudinale e trasversale) con conseguente distacco dello strato nobile.

Un ultimo fattore da non sottovalutare è la regolazione della temperatura dell’acqua di mandata nell’impianto di riscaldamento, che deve garantire una temperatura di esercizio della pavimentazione non superiore ai 25 °C-27 °C.

Raffrescamento a pavimento:

Il capitolo dedicato al raffrescamento a pavimento deve considerare inevitabilmente anche la progettazione dell’impianto, in quanto deve prevedere idonei dispositivi di deumidificazione ambientale, in costante collegamento con l’impianto di deumidificazione istallato. In poche parole, questi sistemi devono evitare la formazione di condense sulle superfici per raggiungimento del punto di rugiada. Garantiti questi parametri e condizioni preliminari essenziali, il pavimento di legno massiccio può convivere ottimamente anche in presenza di un impianto di raffrescamento a pavimento.

Concludendo questo breve articolo sulle influenze che può avere un impianto di riscaldamento/raffrescamento su di una pavimentazione in legno massiccio, riteniamo opportuno considerare un concetto a prima vista banale, ma di fondamentale importanza per capire in modo chiaro e senza possibilità di interpretazioni il punto d’unione di questi due mondi erroneamente ritenuti incompatibili tra di loro.

Questa unione è costituita da un unico filo conduttore che parte dal progettista/direttore dei lavori, passando dal produttore per finire nelle mani di preparati ed esperti artigiani posatori, di cui la ditta Mogentale si avvale da decenni. Per questo motivo possiamo affermare che un pavimento pregiato diventa tale solo dopo una posa eseguita a regola d’arte da personale qualificato. Un posatore qualificato è certamente un valore aggiunto nella filiera, oltre ad essere perfettamente allineato con l’eccellenza dei pavimenti prodotti dalla ditta Mogentale.

Bibliografia

– UNI EN 14342:2013. Pavimentazioni di legno e parquet – Caratteristiche, valutazione di conformità e marcatura,

– UNI EN 1264:2011. Sistemi radianti alimentati ad acqua per il riscaldamento e il raffrescamento integrati nelle strutture,

– UNI EN 13226:2004. Pavimentazioni di legno-Elementi di legno massiccio con incastri femmina e/o maschio;

– UNI EN 13227:2004. Pavimentazioni di legno-Elementi di legno massiccio senza incastri femmina e/o maschio;

– Manuale AIPPL. Il Parquet dal progetto alla posa in opera. Edizione aprile 2009,

-Tecnologia del Legno- Prof. Guglielmo Giordano- Edizioni UTET,

-Il Legno Massiccio- Roberto Zanuttini – Assolegno.

-Il sistema pavimento: pavimentazioni di legno abbinate ai sistemi radianti-AIPPL-Qrad.